Ep. 03 - Cani e appartamento: la convivenza è possibile?

May 5th at 9:00am Roberto Travagliante

Vi è mai capitato di sentir dire che i cani hanno bisogno di spazi aperti per essere felici? Che per averne uno a casa, era necessario avere almeno un giardino, così da permettergli di vivere adeguatamente? Bene, preparatevi a scoprire che non è sempre così. Perché dietro la porta di un appartamento possono nascondersi le storie più belle di amore, di complicità e... di zampe felici.

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Ep. 03 - Cani e appartamento: la convivenza è possibile?

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Vi è mai capitato di sentir dire che i cani hanno bisogno di spazi aperti per essere felici? Che per averne uno a casa, era necessario avere almeno un giardino, così da permettergli di vivere adeguatamente? Bene, preparatevi a scoprire che non è sempre così. Perché dietro la porta di un appartamento possono nascondersi le storie più belle di amore, di complicità e... di zampe felici.

Ciao a tutti e benvenuti a questa nuova puntata di “Un Cane in Famiglia”, il podcast pensato per chi vive con un cane, per chi sogna di farlo, e per chi vuole scoprire cosa significa davvero condividere la propria vita con un amico a quattro zampe. Ogni settimana esploriamo storie, curiosità, consigli e tutto ciò che ci aiuta a comprendere meglio i nostri compagni pelosi. Perché dietro ogni sguardo fedele c’è un mondo che merita di essere scoperto.

Io sono Roberto, e oggi parliamo di una domanda che in tanti si fanno, in particolare quando si ritrovano a decidere se iniziare o meno un’avventura con un amico a quattro zampe: “Il mio appartamento può bastare a convivere bene con un cane, anche se io vivo, che so, in un condominio e non ho un giardino o un ampio spazio per permettergli di correre e di essere felice?”

Iniziamo subito da qui, per sfatare un mito e diciamo subito che un cane non ha bisogno per forza di un grande spazio per essere felice. In altre parole, la felicità di un cane non si misura in metri quadrati, ma in stimoli, relazioni, routine, attenzioni e affetto.

Certo, ci sono razze più dinamiche e altre più tranquille, e anche la taglia di un cane a volte può indurre in errore, ma anche il più energico dei Jack Russell (e dico il Jack Russell perché io ne ho uno ed è noto per la sua vivacità e per la sua propensione al movimento), dicevo, anche il più energico dei cani può vivere bene in un appartamento, a patto di avere accanto una persona che lo capisca, o che lo faccia muovere, giocare e pensare.

In questo senso, mi viene in mente una coppia di amici, Francesca e Luca, che vivevano in 60 metri quadri con un Labrador. L’appartamento non era particolarmente spazioso, ma loro erano riusciti a stabilire e organizzare una routine precisa, che comprendeva ogni giorno due belle passeggiate e del tempo per il gioco, che consentiva al cane un’adeguata stimolazione non solo fisica, ma anche mentale. Questo cane, ripeto un Labrador, cioè un cane abbastanza impegnativo, era sereno, rilassato e super affettuoso. E il suo regno era il soggiorno, che non avrebbe scambiato per nessun giardino al mondo.

Quindi, cosa ci vuole per far funzionare una convivenza in un appartamento?

Beh, sicuramente ci vuole una buona routine e una certa regolarità, e questo perché i cani amano sapere sempre cosa succederà. Quindi ci vogliono orari più o meno prestabiliti per i pasti, per le passeggiate e per i momenti di gioco, che aiutano tantissimo a creare un buon equilibrio tra cane e proprietario.

Inoltre, ci vogliono delle passeggiate di qualità, dove per passeggiate di qualità non si intendono passeggiate lunghe dal punto di vista della durata. Infatti, più che la quantità, conta COME si passeggia. In questo senso, vedo spesso gente che, mentre porta il proprio cane a passeggio, guarda in continuazione il telefono. E’ pur vero che questo comportamento lo vedo anche in molti genitori mentre portano i figli per esempio al parco ed è altrettanto sbagliato, credo.

Beh, con un cane è più o meno la stessa cosa. Quando decidiamo di portare un cane a passeggio, dobbiamo fargli sentire che stiamo passeggiando insieme, e questo non possiamo farlo bene, se siamo distratti da altro, ad esempio dal nostro aggeggio tecnologico. Infatti, il nostro cane ama esplorare la natura circostante, ma cercherà anche sempre il contatto con noi, farà come quei bambini accompagnati dalla mamma al parco giochi, per esempio quei bambini di 3 o 4 anni, che si allontanano per giocare ma di tanto in tanto si voltano per guardare se la mamma è ancora lì, seduta su quella panchina.

Quindi, quando passeggiamo con il nostro amico a 4 zampe, lasciamolo annusare, esplorare, e lasciamo anche che scelga itinerari diversi. Ma mostriamoci sempre presenti, ai suoi occhi, in modo da rafforzare quel legame con lui.

Un altro elemento utile per far funzionare la convivenza anche all’interno di un appartamento, è quello di fornire degli adeguati stimoli mentali. Come possiamo farlo? Proponendo al nostro amico dei giochi di attivazione, portandolo a svolgere di volta in volta piccoli esercizi, e insegnandogli nuovi comandi. Tutto questo ci consentirà di tenere il nostro cane impegnato, e al tempo stesso appagato. E, perché no, a fine giornata anche stanco, ma nel modo giusto, cioè senza stress!

Un altra cosa è dargli modo di avere uno spazio tutto suo. Infatti, ogni cane ha bisogno di uno spazio, di un angolo sicuro, dove rilassarsi senza essere disturbato, insomma, di una tana, che può essere un cuscino, una cuccia, o una copertina... insomma, un posto dove possa stare in assoluta tranquillità.

Infine, cerchiamo di rispettare i bisogni individuali del nostro cane, dove per bisogni individuali intendiamo quei bisogni caratteristici non alla generalità e totalità dei cani, ma proprio al nostro. Infatti, è vero che ci sono delle regole standard, delle regole generali, ma ogni cane è un mondo a sé. Alcuni per esempio si abituano subito a salire in ascensore, altri invece hanno paura, alcuni salgono in auto e restano in silenzio, mentre altri iniziano ad agitarsi e ad abbaiare per il timore di essere abbandonati, e via dicendo. Ancora, alcuni odiano i rumori troppo forti, mentre altri li ignorano completamente. Insomma, impariamo a osservare i nostri amici e a rispettarli anche in quegli aspetti che li rendono differenti dagli altri.

E poi, facciamo attenzione ad alcuni errori comuni. Per esempio, a volte ci facciamo prendere dal senso di colpa, che ci fa pensare: “poverino, vive in casa e non ha possibilità di svagarsi”. Ma spesso quello che i cani soffrono non è tanto lo spazio, quanto piuttosto la solitudine, la noia, o la mancanza di coinvolgimento.

Un altro errore comune è non uscire abbastanza. Infatti, può capitare che piova, o che siamo stanchi… ma dobbiamo tener presente che quei momenti fuori, anche brevi, sono fondamentali per il benessere del nostro cane. E lo ammetto: spesso, fanno bene anche a noi. Al limite, se proprio non possiamo uscire, almeno coinvolgiamo il nostro cane in qualcosa che lo incuriosisca e che sostituisca le interazioni date da una passeggiata. Magari, sostituiamo la passeggiata con un gioco da fare insieme al chiuso.

E attenzione anche a non cadere nella trappola degli eccessi, perché riempire la casa di giochi non significa sempre renderla stimolante. Piuttosto, possiamo utilizzare oggetti apparentemente semplici, come un tubo di cartone, o una scatolina da buttare, per trasformare il momento in avventura, magari nascondendo al suo interno un “premietto” e dando al nostro amico il comando “cerca”.

In conclusione quindi, ecco, la convivenza cane/appartamento non solo è possibile, ma può essere anche meravigliosa e appagante. Semplicemente, è fatta di piccoli gesti quotidiani, di attenzioni, di ascolto e di tempo condiviso. E, al contrario di ciò che molti pensano, un cane che vive in un appartamento non è “limitato”, se la sua vita è comunque piena di relazioni, di esperienze e di amore.

In pratica, a me piace pensare che “il vero giardino, per lui, siamo noi”.

Grazie per aver ascoltato questa nuova puntata di “Un Cane in Famiglia”. Io sono Roberto e vi invito a iscrivervi al podcast per non perdere i prossimi episodi e a condividere le vostre opinioni e domande sui canali social o tramite email.

E se questa puntata vi è piaciuta, condividetela con chi magari sta valutando di adottare un cane ma teme che l’appartamento non sia adatto.

Noi ci sentiamo presto, vi aspetto qui su “Un Cane in Famiglia” e ci ritroviamo alla prossima puntata.

Roberto Travagliante