Ep. 02 - Il primo incontro: come scegliere il cane giusto

Come scegliere il cane giusto? A pensarci bene, non dovremmo scegliere un cane come se scegliessimo un mobile o una vacanza. Piuttosto, scegliamo un compagno di vita. Anzi, ad essere precisi, a volte è lui che sceglie noi, con uno sguardo, quello sguardo, che ci attraversa e che ci dice: “colui che cerchi, sono io”!
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Come scegliere il cane giusto? A pensarci bene, non dovremmo scegliere un cane come se scegliessimo un mobile o una vacanza. Piuttosto, scegliamo un compagno di vita. Anzi, ad essere precisi, a volte è lui che sceglie noi, con uno sguardo, quello sguardo, che ci attraversa e che ci dice: “colui che cerchi, sono io”!
Ciao a tutti e benvenuti a questa nuova puntata di “Un Cane in Famiglia”, il podcast pensato per chi vive con un cane, per chi sogna di farlo, e per chi vuole scoprire cosa significa davvero condividere la propria vita con un amico a quattro zampe. Ogni settimana esploriamo storie, curiosità, consigli e tutto ciò che ci aiuta a comprendere meglio i nostri compagni pelosi. Perché dietro ogni sguardo fedele c’è un mondo che merita di essere scoperto.
Io sono Roberto, e oggi voglio parlarvi di un momento che cambia tutto: mi riferisco al “primo incontro”. Quell’incontro durante il quale incrociamo per la prima volta lo sguardo di quello specifico cane, e ci chiediamo: “Sarà lui quello giusto per me?” Ma anche: “E io? Sarò giusto per lui?”
Adottare o acquistare un cane non è come portarsi a casa un oggetto. È piuttosto accogliere una vita. Una personalità. Un essere unico che avrà bisogno di noi ogni giorno e che, in cambio, ci offrirà tutto quello che ha: se stesso.
Ecco perché scegliere il cane giusto è una delle decisioni più importanti che possiamo prendere. E no, non c’entra l’aspetto estetico, la razza o la taglia. C’entrano l’energia, lo stile di vita, le aspettative, e i bisogni tuoi e suoi.
Ma cosa significa davvero “scegliere il cane giusto”?
Chiariamo subito che non esiste il cane perfetto in assoluto. Piuttosto, esiste “il cane perfetto per noi”. E per capire qual’è, prima di tutto, dobbiamo guardarci dentro.
Abbiamo uno stile di vita attivo, sportivo, sempre in movimento? O preferiamo giornate tranquille e ritmi lenti? Viviamo in città, in un appartamento? O abbiamo uno spazio esterno, magari in campagna? Ancora, abbiamo già avuto cani o è la nostra prima esperienza? E quanto tempo possiamo dedicare al nostro cane ogni giorno?
Ci sono anche altre domande che dovremmo farci, ma già queste costituiscono un ottimo punto di partenza. Ma attenzione, perché queste non sono soltanto delle “domande da compilare”. Sono invece riflessioni fondamentali, perché ogni cane ha le sue esigenze di attività, di interazione e di stimoli. E se c’è un’incompatibilità troppo forte tra il cane e l’ambiente circostante, a farne le spese sono entrambi.
Ma veniamo ad una domanda fondamentale: è meglio un cucciolo o un cane adulto?
Questa è una domanda molto comune e diciamo che non c’è una risposta definitiva. Ad esempio, un cucciolo ha dalla sua il fatto di essere tenero, divertente, e sempre pieno di energia. Ma richiede tantissima pazienza, educazione costante e una disponibilità di tempo non indifferente.
Invece, un cane adulto ha già un carattere definito, magari ha anche qualche abitudine consolidata, ma spesso è più equilibrato e meno impegnativo nella fase iniziale.
Ancora, non sempre considerato suo malgrado, c’è la possibilità che decidiamo di adottare un cane anziano. In questo senso, un cane anziano può essere un compagno dolcissimo, grato, e che ha solo bisogno di una casa dove vivere gli ultimi anni con dignità.
Un’altra domanda importante riguarda la provenienza del cane. In questo senso, è importante scegliere con consapevolezza. Se scegliamo di prendere un cane da un allevamento, accertiamoci che l’ambiente da cui prendiamo il cane sia sano. In particolare, un buon allevamento deve garantire salute, socializzazione, rispetto per gli animali e trasparenza.
Un’alternativa all’allevamento è il canile, che può essere un’esperienza meravigliosa, ma è importante farsi guidare da volontari esperti per trovare il cane adatto alla propria realtà. Personalmente, adoro l’idea che un cane venga scelto da un canile, e che oltre alla bellezza di un cane che viene accolto in una famiglia, vi sia anche la bellezza di un atto di profondo altruismo verso la creatura che viene scelta,
Infine, un’altra possibilità è rappresentata dalle “adozioni da privati”, da associazioni, o le situazioni d’emergenza… tutte valide, se affrontate con responsabilità.
Comunque, indipendentemente dalla provenienza del cane, c’è un momento magico in cui il nostro cuore dice sì. Perché spesso il colpo di fulmine esiste. Succede. Ci si avvicina un musetto, ci guarda… e sentiamo che è lui. È bellissimo. Ma è solo l’inizio.
Quindi, cosa fare? Fermiamoci un attimo. Respiriamo. Chiediamo. Osserviamo. Com’è il suo temperamento? È adatto al nostro ambiente, al nostro stile di vita? Ha paure particolari? Va d’accordo con altri animali? E con i bambini?
E, soprattutto, siamo pronti a impegnarci davvero? Perché un cane non è un progetto a breve termine. Diventerà un compagno per gli anni a venire. Anche quando invecchierà. E anche se si ammalerà. Quindi, facciamoci queste domande con la massima attenzione.
Detto questo, ecco i miei 3 consigli per fare una scelta consapevole: Il primo è quello di parlare con chi ne sa più di noi. Come veterinari, educatori cinofili, volontari, allevatori seri. Lasciamoci guidare da chi conosce davvero i cani.
Il secondo consiglio è quello di non avere fretta. Più precisamente, quello di scegliere con il cuore, sì, ma anche con la testa. Un passo alla volta, senza pressioni.
Infine, il terzo consiglio è quello di pensare ai nostri progetti futuri e a come si concilia la scelta di avere un cane. Questo perché la nostra vita potrebbe cambiare con il tempo: nuovi lavori, traslochi, figli… Ma il nostro cane sarà lì. E noi dovremo esserci per lui.
In questo senso, vi voglio raccontare la storia di un amico, che mi ha molto colpito. Aveva deciso che voleva un cane, precisamente desiderava un Border Collie, quindi un cane dal temperamento sportivo, molto vivace e intelligente. Andò al canile per dare un’occhiata e incontrò Zeno, un meticcio incrocio chissà con cosa, con il pelo ispido e inizialmente molto diffidente. Insomma, certamente non era amore a prima vista. Ma qualcosa l’ha colpito. Zeno non cercava l’attenzione di tutti, ma quando si è avvicinato a lui, si è appoggiato piano contro la sua gamba, in pratica un gesto piccolo e silenzioso. Ma profondissimo.
Il risultato è che oggi vivono insieme da quasi cinque anni. Zeno non è un campione di agilità, anzi, a dirla tutta è proprio un gran pigrone, ma è diventato un vero compagno di vita. E lui dice che non avrebbe potuto scegliere di meglio, ammesso che sia stato lui a scegliere, perché forse, a scegliere è stato il cane.
In conclusione, scegliere il cane giusto non è questione di logica, ma di pelle, di emozioni, di sensazioni: è quel momento in cui ci sentiamo che, tra mille, è proprio lui a parlare al nostro cuore. Il cane giusto non è quello che “va di moda”, o quello che ci suggeriscono tutti di prendere. Piuttosto, è quello con cui possiamo costruire un legame vero. Quello che ci somiglia nei modi, che ci arricchisce, che ci stimola anche, e che ci accompagna nel nostro cammino. A sei zampe, sempre insieme.
Grazie per aver ascoltato questa nuova puntata di “Un Cane in Famiglia”. Io sono Roberto e vi invito a iscrivervi al podcast per non perdere i prossimi episodi e a condividere le vostre opinioni e domande sui canali social o tramite email.
Se volete raccontarmi il vostro primo incontro, scrivetemi: mi piacerebbe raccogliere le storie più belle e magari condividerle in una prossima puntata.
In ogni caso, ci sentiamo presto, qui, su “Un Cane in Famiglia”.
Nel frattempo, ricordate: A volte davvero non siamo noi a scegliere il cane giusto. Perché è lui che ci trova, e non ci lascia più.